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Cortecce sognanti 4

Nel piccolo Borgo le Krivapete sostavano silenziose sugli usci, si nascondevano dietro i vetri delle finestre; non erano lì come esposizione di una fiaba, erano lì in attesa di un nostro risveglio per portarci nei boschi, per insegnarci il crepitio delle foglie calpestate dai loro piedi. Krivapete strane creature costrette a nascondersi, di seguito ricordo la poesia della

Krivapeta di Paola Lirusso

Nel silenzio della notte

vivo in una tiepida caverna

da cui abissi, folate di vento diverse,

mi fanno cullare,

nascosta tra alberi e rocce,

invisibile all’occhio umano

Maledetta, selvaggia sono.

Vestita di bianco

Il mio volto maschera di rana,

Collegamento terra-acqua

Che genera la vita,

Lunghi capelli

Verdi come smeraldo.

Piedi girati all’indietro,

Marchio del demonio,

Ambiguità per confondere le idee

Ai passanti

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