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Cortecce sognanti 5

Nata in una notte di luna piena

ho lacerando con i piedi

il ventre ospitale di mia madre

il mio destino diventare Krivapeta:

trasgressiva, eretica Benandante , strega,

vago nei boschi

raccolgo more,

frutti di bosco,

erbe magiche

Sola…

filo la lana

che mai finirà,

unendo in un unico filamento

inizio e fine dell’umanità

Ho imparato l’arte della paura

Spavento le genti

Nelle notti  di temporale quando

Lampi illuminano i miei occhi

di smeraldo infuocato,

viso schiacciato

di rana.

Brucio le loro case

Anniento  famiglie

Di giorno giro nei campi

Spiegando agli uomini

La forza della natura

Mettendo in guardia

Sulle calamità  …poi…

Nelle notti di luna nera

succhio loro il sangue…

Di soppiatto entro nelle case

A rubare  bambini rimasti soli

Nell’ antro li nutro e li divoro.

Passo lasciando dietro di me

Profumo d’ambra e muschio

 

Bevo acqua alla fonte della vita,

 

per vivere a lungo

Donna infedele, eretica,

non accetto

il potere dell’uomo

Emarginata libera

Mostro il mio seno

Mostro il mio corpo nudo,

Mostro la mia diversità,

Mostro la mia libertà.

Ho incontrato l’uomo e

Nell’unica notte d’amore

Ho messo il mio abito bianco per incontrarlo

L’ ho  amato di amore profondo

gli ho donato la mia libertà

Ha preso paura del comune pensare

Vestito com’era di santità

Mi ha detto “vattene via…”

Denunciando all’inquisizione

I miei crimini le mie atrocità

Ora son sola su questo carro

Trainato da buoi

Tra ali di folla

Legata le mani, additata

come strega, mi sputano

In faccia la loro malvagità.

Sono entrata docile nel fuoco

passaggio obbligato

per l’aldilà

Non ho paura di morire

vado ed attraverso le fiamme

sento profumo di muschio

e salici, fumo leggero che sale

Assieme alla mia anima

la vita mia continuerà

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