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Cortecce sognanti 7

L’artista al lavoro!

“Immaginare e creare, saper vedere oltre l’apparenza, riconoscere il mondo nella natura più semplice e grezza e per questo più pura. È l’affascinante universo di un’artista che nel bosco trova ispirazione, riconosce forme e figure, le sue mani assemblano e compongono, il suo cuore è la sua guida. La fantasia ha “preso vita”: è nata un’opera.” (www.manucreazioni.com)

Le opere di Manuela sono fatte con materiali poveri: cortecce, foglie secche, stecchi, funghi…ma ricche di poesia e di fascino , non è possibile guardarle senza attraversare il bosco assieme a loro. Le loro forme strane a volte bizzarre ricordano gli gnomi della nostra infanzia. Sempre dal suo sito, ho tratto alcune informazioni dell’artista Manuela Juretig:

E’ un’autodidatta nata in  Svizzera da emigranti di Mersino. Cresciuta a Loch di Pulfero, dove attualmente risiede, è una creatrice poliedrica, che predilige abbinamenti inusuali e realizzazioni composte da materiali poveri”. Dopo una lunga ricerca, Manuela propone personaggi in legno, corteccia, rami e rametti, in carta pesta modellata e dipinta, abbinati a funghi dalle forme bizzarre: natività, insomma, tutte naturali. Inizia il suo percorso artistico con la pittura.
In seguito, attratta dal linguaggio degli alberi e dalla loro corteccia, dai muschi e dai funghi legnosi, inizia la sua ricerca ispirandosi alle figure che fanno parte della mitologia delle Valli del Natisone "Krivapete" e Častitjove Žene".
Dal mondo magico del bosco trae ispirazione per tutte le sue creazioni.

Prosegue la sua descrizione:

"…. Quando in silenzio cammino fra gli alberi e guardo intorno con profondo rispetto,
il bosco mi restituisce lo sguardo ogni volta in altra forma. 
Così nascono le mie opere e quando compongo
il mio fine è risuscitare in forme diverse l’albero e gli altri doni del bosco.
Queste sono le mie opere perché questa sono io
con le radici profondamente attaccate alle nostre valli

che mi hanno resa quella che sono." (Manuela Juretig)

Intanto nella corte del piccolo Borgo alcuni ragazzi suonano la fisarmonica, non sono sazio di immagini riprendo i loro movimenti, le mani agili, un gatto nero , una sagoma sulle scale, i gerani che ingentiliscono i duri sassi delle case, le travi corrose delle ringhiere , le grate, i vetri rotti alle finestre, come se tutto si fosse fermato tutto ad un tratto in questi luoghi e, poi viene sera un brivido mi obbliga a ritornare , mi chiede di ricomporre il mosaico visivo, di strapparlo alle idee, di ricomporlo in una forma poetica e di offrirlo a voi che amate leggere e scoprire la vera magia. Un grazie a Manuela e alle sue bellissime opere.

(Paola Lirusso)

 

Fotografie pubblicate sono di  Giancarlo Zannier   

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